FESTA DEL CINEMA 2015 FILM DI QUALITA' MA POCHE STAR
2015
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FESTA DEL CINEMA 2015 FILM DI QUALITA' MA POCHE STAR
Date: 29/10/2015
ARTE | CULTURA | SPETTACOLO
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FESTA DEL CINEMA 2015 FILM DI QUALITA' MA POCHE STAR di DANIELA D'ISA
Antonio Monda, direttore artistico della decima Festa del Cinema di Roma appena conclusa,stoppa alcune critiche dichiarandosi contento, così legge a suo modo i numeri. Il 20% in meno di biglietti venduti, come enunciato dal direttore generale dell’Auditorium nella conferenza stampa finale, si può rovesciare poiché, non avendo avuto a disposizione la sala più grande dell’Auditorium di Renzo Piano, la Santa Cecilia “…abbiamo potuto mettere in vendita 13.000 biglietti in meno, ma ne abbiamo persi soltanto 9.000, il che significa che abbiamo avuto un incremento di 4.000 spettatori, equivalente circa al sei per cento del totale”.
E ancora: a chi gli ha fatto notare la scarsità di star nel red carpet, ha risposto che cercherà di averne di più l’anno prossimo, ma d’altronde che poteva fare con tre milioni e seicentomila euro a disposizione in confronto ai 6 milioni del 2014, l’ultima con la direzione di Marco Muller?
Per quanto ci riguarda la Festa ha avuto ottimi film in selezione ufficiale: oltre quelli italiani di cui abbiamo scritto per Good in Italy, citiamo almeno “Truth” di James Vanderbiltcon CateBlanchett su un errore giornalistico clamoroso, che costò le dimissioni anche al famoso Dan Rather (Robert Redford), “Room”di Lenny Abrahamson, sulla sconvolgente vicenda di un bambino nato durante la prigionia della madre rapita da adolescente, “Freeheld”di Peter Sollet sul tema dei diritti delle coppie omosessuali con Julianne Moore ed Ellen Page strepitose e “Legend”, dell’inglese Brian Helgeland, dove Tom Hardy è irresistibile nella sua doppia interpretazione dei gemelli Kray, che dominarono la malavita nella Londra degli Anni Sessanta. Forse troppe le retrospettive, ma interessantissimi gli incontri. L’unico premio, quello del pubblico BNL, è andato al film “Angry Indian Goddesses”, sulla condizione delle donne in India.
Bello, infine, anche se un po’ troppo lungo, il quarto film italiano, “Alaska” di Claudio Cupellini, con storie d’amore e morte, ma soprattutto amore e passione tra Fausto (un Elio Germano che recita in francese e ancora una volta sorprende per le sue doti di grande attore capace di passare dal melanconico Giacomo Leopardi ad un povero cameriere che capirà quanto la vera felicità è nell’amore e non nel potere e nei soldi) e Nadine (una rivelazione, AstridBerges-Frisbey che ricorda tanto la povera Maria Schneider di “Ultimo tango a Parigi”), aspirante modella. Esce il 5 novembre, è girato tra la Francia e l’Italia. Per romantici estremi.
Con la Festa del Cinema, diretta per altri due anni da Monda, appuntamento al 2016, dal 13 al 22 ottobre.
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